04 giugno 2013

Prefazione

Un giorno mi sono domandato dove andranno a finire tutte le mie esperienze di studio e di lavoro che ho appreso frequentando prima l'istituto d'Arte del mio paese (Anghiari, possiede una scuola unica per il restauro del legno e le discipline decorative inerenti al Mobile antico, fra cui l'Arte dell'intarsio), poi le botteghe degli artigiani locali, che mi hanno consegnato qualche segreto del loro mestiere.
Molte tecniche le ho rubate “osservando”con gli occhi e, con qualche stratagemma, sono riuscito a prendere i segreti del mestiere.
Andando avanti con l'età e con tutte le esperienze acquisite nella mia bottega, ho pensato di fare un opera “meritevole”, prima che ci ripensi, racchiudendo le mie conoscenze in questo libro che forse è più un manuale dell'Arte dell'intarsio che un vero e proprio trattato della tecnica della tarsia.
Sfogliando il libro potremo trovare tutte le informazioni che servono per il compimento di ogni singolo manufatto, con un riferimento alle tecniche antiche e a soluzioni moderne, realizzate con l'ausilio di macchine elettriche, ma mai dimenticando gli utensili più arcaici, essenziali per compiere i lavori che andrò a descrivere.
L'intarsio è una tecnica che si può ottenere lavorando manualmente con arnesi comuni di un laboratorio di ebanisteria, come:
la pettinuccia, vari tipi di seghe, da quella a traforo, o come nella tradizione francese usando il cavalletto per l'intarsio, la troncatrice, piccoli pialluzzi, scarpelli e sgorbie, ecc.
L'importante è non ostinarsi sulla perfezione di esecuzione, passare gradualmente dai primi approcci a intarsi più complicati, che richiedono una buona esperienza e applicazione che solo il tempo e l’impegno può riuscire a risolvere.
Sicuramente iniziare con gli arnesi comuni potrà facilitare l'apprendimento di quest'Arte.
E come diceva Vitruvio Giorni, mio insegnante di ebanisteria:
-Quando avrai imparato ad adoperare gli utensili manuali, di conseguenza e con minore difficoltà, sarai capace di usare quelli a motore....-